Sistema previdenziale e COVID-19: investimenti, fiscalità e rilancio del Paese
L’aumento dei contagi da COVID-19 torna a mettere più di qualche ostacolo sul cammino della ripresa economica che iniziava a dare segnali, seppur timidi, di consolidamento. Dal canto loro, i mercati finanziari continuano a evidenziare una diffusa incertezza per via anche della seconda ondata pandemica, tornando potenzialmente a innescare un risk off da parte degli investitori.
In attesa di veder concretizzarsi il grande programma di aiuti messi in campo a livello europeo e che probabilmente impatteranno anche sull’umore dei mercati, gli investitori istituzionali si trovano dunque di fronte a una chiusura d’anno complessa. Investimenti alternativi e gestioni decorrelate potrebbero essere le chiavi di lettura che investitori di lungo periodo hanno dalla loro parte per far fronte a questo momento di difficile interpretazione.
Quanto al legame tra investimenti alternativi ed economia reale, è pur vero che fino a oggi non c’è stata una vera volontà del legislatore nel ripensare la tassazione per questi investitori istituzionali: tassazione che, peraltro, incide non solo sugli investimenti ma anche sull’operatività e scelte di governance di Casse di Previdenza e fondi pensione.
Itinerari Previdenziali promuove un incontro streaming dal titolo “Sistema previdenziale e COVID-19: investimenti, fiscalità e rilancio del Paese”, che si sta svolgendo ora in diretta streaming.
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Tra i vari effetti della pandemia vi è anche la “spaccatura intergenerazionale”. Un solco indelebile, presentato oggi durante il Webinar . Da una parte gli over 65, mediamente in buona salute, solidi economicamente, con vite appaganti e una riconosciuta utilità sociale, dall’altra i giovani. Un nuovo rancore sociale, alimentato e legittimato da una inedita voglia di preferenza generazionale nell’accesso alle risorse e ai servizi pubblici, legata alla visione del longevo come privilegiato dissipatore di risorse pubbliche.
Dall’indagine emerge che ben 5 giovani su 10 in emergenza vogliono penalizzare gli anziani nell’ accesso alle cure e nella competizione sulle risorse pubbliche. Le conseguenze economiche della pandemia, hanno coinvolto meno gli anziani: il 90,7 % nel lockdown ha continuato a percepire gli stessi redditi, di conto troviamo i millennial con il 44,5% e gli adulti al 45%. Tuttavia, con le drastiche misure di confinamento adottate per arginare il contagio da Covid – 19 sono aumentati per gli anziani i costi sociali e molti sono stati costretti a rinunziare alle abitudini quotidiane.
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