Confronto con il Presidente del CNEL Treu, l’assessore Donazzan e il politologo Feltrin
Un lavoratore su tre, in Veneto, ha aderito alla previdenza complementare. Per fare il punto sulla partecipazione dei lavoratori e delle imprese venete alla ‘terza gamba’ del welfare per i lavoratori in Italia e sullo stato della contrattazione di categoria, Veneto Lavoro e la Regione Veneto promuovono venerdì 8 febbraio una mattinata di confronto tra le parti economiche, sociali e istituzionali sulle varie forme della previdenza complementare, del welfare integrato e sui modelli attuati nelle diverse regioni. Veneto Lavoro organizza il seminario informativo.
L’incontro, dal titolo “La varietà delle previdenze complementari”, si svolgerà venerdì 8 febbraio 2019 dalle ore 9.30 alle ore 13.00 nella Sala polifunzionale del Palazzo della Regione, in Fondamenta Santa Lucia a Venezia, nell’ambito del progetto Veneto Welfare.
Ad aprire il dibattito saranno l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e il consigliere regionale Antonio Guadagnini, cui seguiranno gli interventi di Paolo Feltrin, docente dell’Università di Trieste, di Tiziano Treu, presidente del CNEL, e di Francesco Verbaro, Presidente di Forma.Temp. A coordinare i lavori sarà il direttore di Veneto Lavoro, Tiziano Barone.
Il seminario rappresenterà anche l’occasione per un momento di riflessione sulla riforma in atto, che vede la Regione Veneto promotrice della legge n. 15 del 18 luglio 2017 “Interventi per lo sviluppo della previdenza complementare e del welfare integrato regionale del Veneto”, e sullo stato dell’arte della previdenza complementare, che nel nostro Paese stenta a decollare. Secondo i dati Covip, in Italia vi aderisce solo un lavoratore su quattro, mentre il Veneto si colloca su valori mediamente superiori, tra il 30% e il 35%, anche grazie ai risultati del fondo intercategoriale Solidarietà Veneto, che conta oggi oltre 86 mila lavoratori aderenti e 13 mila aziende associate.