Il welfare nei prossimi 10 anni
“Fare welfare nel prossimo decennio”: era questo il titolo dell’evento dello scorso 3 febbraio, organizzato in occasione dei 30 anni di attività di Solidarietà Veneto.
Durante il convegno, il Professor Daniele Marini, Direttore Scientifico della divisione Research & Analysis di Community, ha presentato lo studio “La previdenza integrativa e le sue rappresentazioni: valori e orientamenti verso la pensione nelle diverse generazioni” dal quale emerge un disegno un quadro a tinte fosche: in un Veneto comunque meno negativo rispetto al resto d’Italia, il cambiamento demografico fa da sfondo ad una percezione di declino rispetto alle prospettive per le giovani generazioni e al quadro pensionistico.
Tre quarti dei veneti ritengono che i giovani occuperanno una posizione sociale ed economica peggiore di quella dei propri genitori e che l’incertezza impedisca loro di realizzare progetti e di fare scelte definitive. Il 56% dei veneti ritiene che chi vuole fare carriera debba andare all’estero. Più incerta la visione del binomio giovani – risparmio, che si reputa comunque meno solido rispetto alle generazioni precedenti.
Interessante il fatto che il peggioramento sembra riguardi la collettività, ma mai l’individuo: il 90% degli intervistati non pensa infatti di essere coinvolto in prima persona dai cambiamenti. Esiste quindi una certa distanza fra l’immaginario collettivo e le azioni concrete che i soggetti hanno intenzione di mettere in atto (o subire).