Il ruolo delle imprese nella promozione del welfare
L’invecchiamento della popolazione, la drammatica caduta delle nascite, la crescente richiesta di servizi di assistenza sociale e sanitaria integrativa, la discontinuità delle carriere lavorative e la
conseguente riduzione della capacità contributiva presto renderanno la popolazione attiva – oggi gli occupati in Veneto sono complessivamente 2,1 milioni, di cui 1,7 milioni lavoratori dipendenti –
insufficiente a reggere quel sistema di servizi alla persona a cui ci siamo abituati. Si stima inoltre che nel 2021 la spesa per welfare privato a carico delle famiglie italiane per integrare le prestazioni
pubbliche per pensioni, sanità e assistenza abbia raggiunto i 101 miliardi di euro. Questi fattori sottolineano in modo chiaro come la non autosufficienza e la previdenza siano allora gli ambiti
fondamentali su cui impostare un’alleanza ben strutturata tra pubblico-privato nel prossimo futuro.
Con la possibilità di accreditarsi a Veneto Welfare (attivato con la legge n. 15 del 18 luglio 2017), la Regione del Veneto ha fatto il primo passo, sensibilizzando ad una maggiore consapevolezza di
quanto potrà accadere e creando una nuova cultura del risparmio e della previdenza complementare. Inoltre si propone di tutelare i fruitori di questi servizi di welfare e al tempo stesso promuovere nel territorio forme strutturate, efficienti nella gestione, trasparenti e dai costi contenuti e che investano le risorse nel territorio regionale.
L’Assessore al Lavoro della Regione del Veneto Elena Donazzan sottolinea: “Le imprese hanno un forte ruolo sociale: creano occupazione, producono ricchezza insieme ai lavoratori, investono ponendo le basi per il futuro. Le imprese danno alle famiglie la possibilità di fare progetti, di crescere dei figli. Le iniziative di Welfare Territoriale contribuiscono a strutturare e rafforzare il patto fiduciario tra l’impresa, chi vi lavora e il territorio, diffondendo la consapevolezza che mettere al centro le persone e creare le condizioni di benessere dei lavoratori con interventi di welfare è il migliore investimento che si possa fare per lo sviluppo, realizzando, tra l’altro, quanto previsto all’art. 41 della Costituzione in termini di utilità sociale dell’iniziativa economica privata”.