Cuneo fiscale e welfare aziendale: intervista a Emmanuele Massagli

Cuneo fiscale e welfare aziendale: intervista a Emmanuele Massagli

Emmanuele Massagli, docente di Introduzione alle relazioni industriali e Teoria e pratica di welfare aziendale presso l’Università LUMSA di Roma, Presidente di Fondazione Ezio Tarantelli e di AIWA – Associazione Italiana Welfare Aziendale, è stato intervistato da Veneto Welfare per discutere di cuneo fiscale e di welfare aziendale.

A proposito delle divergenze normative tra welfare aziendale e bilaterale e del loro impatto sui lavoratori, Massagli ha sottolineato come la legislazione fiscale favorisca il welfare aziendale diretto rispetto a quello mediato dagli enti bilaterali, creando una competizione artificiale tra due strumenti che hanno lo stesso obiettivo: il benessere dei dipendenti. Ha spiegato che basterebbe una modifica al Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) per eliminare questa disparità normativa.

Rispetto al ruolo del welfare aziendale, Massagli ha chiarito che esso esiste anche da prima del 2016 e non rappresenta una risposta all’indebolimento del welfare pubblico ma, piuttosto, un adattamento ai nuovi rapporti lavorativi, sempre meno basati su ore di lavoro standard e più focalizzati su progetti e su fasi. Dal 2016, il welfare aziendale ha ampliato la sua portata economica pur mantenendo finalità sociali.

Parlando del dualismo legislativo tra i fringe benefits (comma 3) e il welfare aziendale (comma 2) del TUIR, Massagli ha evidenziato che i fringe benefits sono strumenti semplici ma con limitazioni, mentre il welfare aziendale ha un approccio collettivo e sociale più ampio. Ha ribadito che i fringe benefits non dovrebbero essere confusi con il welfare aziendale completo.

Infine, sulla tassazione sfavorevole al welfare bilaterale, Massagli ha proposto un intervento normativo per equiparare gli enti bilaterali ai provider privati, applicando le stesse regole fiscali. Questo intervento permetterebbe di superare l’attuale svantaggio competitivo del welfare bilaterale e di rafforzare il sistema complessivo di welfare in Italia.